…essere zia

Mi piace essere zia, è un ruolo che permette un “maggior gioco” all’interno della relazione rispetto ai rigidi vincoli genitoriali. E’ vero,però, che si ha di conseguenza poco tempo a disposizione, ma, con lo spirito giusto, si possono creare dei ricordi speciali che nessuno potrà mai cancellare. Le esperienze sono fondamentali nella crescita dei bambini, gli adulti del futuro. Gli oggetti vanno e vengono, ma ci sono momenti che non spariranno mai, nel bene e nel male.
L’ultima volta che ho tenuto le mie due nipoti siamo andate al MAO, il Museo d’Arte Orientale. Sono appassionate d’Oriente, grazie soprattutto agli interessi di mia sorella, ma, vivendo fuori Torino, non hanno mai avuto la possibilità di andarci (… devo comunque ammettere che la realtà del MAO è, a mio avviso, poco conosciuta e sottovalutata anche dagli stessi torinesi … un vero peccato! ). Sono state entusiasmo puro, anche se quello della grande, dodicenne, un po’ più sommesso. E’ un piacere trascorrere del tempo con loro perché anch’io imparo sempre qualcosa e, ogni volta, mi rammentano come si dovrebbe vivere: con l’animo aperto verso l’esterno e senza giudizio, nella bellezza della scoperta. La piccola, 9 anni, mi ha posto un sacco di domande, stupita, pronta a confrontarsi con me condividendo ciò che sa e dimostrando grande interesse verso ciò che le ho raccontato.
Grazie mie piccole, grandi maestre di vita 😉

PS: Io ho l’abbonamento musei Piemonte, nel cui circuito c’è anche il MAO, ed entrambe le mie nipoti sono entrate gratuitamente grazie alla loro giovane età: quindi l’intera visita non mi è costata alcunché.

MAO.png

Lascia un commento